Disturbo di panico. Diagnosi

Diagnosi differenziale disturbo di panico

diagnosi differenziale disturbo di panico
Scritto da Adriano Legacci

Soffri di ansia? Hai molte paure? Attenzione. Questo non significa che tu soffra di un disturbo di panico. Per sapere con precisione cosa accade hai bisogno di una corretta diagnosi differenziale disturbo di panico

Diagnosi differenziale disturbo di panico. Come puoi distinguere il disturbo di panico da altre manifestazioni simili

Una diagnosi differenziale disturbo di panico è indispensabile per comprendere con precisione se i sintomi descritti siano effettivamente riconducibili ad un disturbo di panico o derivino invece da altri tipi di manifestazioni emotive o somatiche.

Un’accurata considerazione del nucleo dell’ansia associata agli attacchi di panico può aiutare a delineare una prima distinzione tra il disturbo di panico ed altri tipi di disturbi d’ansia.

A proposito della diagnosi differenziale disturbo d’ansia il  DSM-IV-TR (2001) riporta il caso di una donna che ha un attacco di panico prima di parlare in pubblico e indica il nucleo della sua ansia nella possibilità di morire per un attacco di cuore imminente:

  •  se sono presenti anche gli altri criteri diagnostici, potrebbe essere diagnosticato disturbo di panico;
  • qualora invece la stessa donna identifichi il nucleo dell’ansia nel sentirsi imbarazzata e umiliata al pensiero di parlare in pubblico, allora più probabilmente si tratterà di fobia sociale.

Nel quadro di una corretta diagnosi differenziale disturbo d’ansia, la diagnosi di disturbo di panico deve dunque essere differenziata da quella di fobia sociale, in cui gli attacchi sono provocati da una situazione sociale, e da quella di fobia specifica, in cui gli attacchi derivano dall’esposizione ad uno specifico oggetto o situazione temuta.

  • Nel disturbo d’ansia generalizzato gli attacchi di panico sono provocati dalla preoccupazione;
  • nel disturbo ossessivo-compulsivo sono provocati dall’esposizione all’oggetto di un’ossessione – ad esempio l’esposizione allo sporco per soggetti con ossessioni di contaminazioni;
  • nel disturbo post-traumatico da stress gli attacchi di panico sono provocati da stimoli che richiamano l’evento stressante o in situazioni associate con l’evento traumatico (DSM-IV-TR, 2001).

In riferimento alla diagnosi differenziale disturbo di panico il DSM-IV-TR (2001) differenzia inoltre il disturbo di panico da altri due disturbi in particolare, che possono presentare una simile sintomatologia:

  1. Il disturbo d’ansia dovuto ad una condizione medica generale, che viene diagnosticato nei casi in cui gli attacchi di panico sono la conseguenza fisiologica diretta di una condizione medica generale (tra le più comuni che possono suscitare attacchi di panico vi sono: l’ipertiroidismo, l’iperparatiroidismo, il feocromocitoma, le disfunzioni vestibolari, i disturbi convulsivi e le condizioni cardiache). Gli strumenti utili per identificare la natura della condizione medica generale sono gli esami di laboratorio appropriati e l’esame obiettivo.
  2.  Il disturbo d’ansia indotto da sostanze, che viene diagnosticato nel caso in cui gli attacchi di panico sono identificati come conseguenza dell’uso di sostanze. Le condizioni che possono provocare attacchi di panico sono, in particolare, l’intossicazione da stimolanti del sistema nervoso centrale (anfetamine, caffeina, cocaina, ecc) e l’astinenza da depressogeni del sistema nervoso centrale (alcol, barbiturici, ecc).

Bisogna tuttavia ricordare che, in alcuni soggetti, l’esordio del disturbo di panico precede l’utilizzo di sostanze, a cui talvolta i pazienti ricorrono nel tentativo di alleviare l’ansia. Occorre allora determinare, mediante un’accurata anamnesi personale, se il soggetto avesse avuto attacchi di panico prima dell’uso eccessivo di sostanze. In tal caso, dovrebbe essere considerata, accanto ad una diagnosi di dipendenza o abuso di sostanze, anche una diagnosi di disturbo di panico.

Diagnosi differenziale disturbo di panico con agorafobia (DSM-IV-TR, 2001)

Per quanto concerne la diagnosi differenziale disturbo di panico il disturbo di panico con agorafobia deve essere differenziato dagli altri disturbi in cui sono presenti condotte di evitamento.

È utile, per delineare questa distinzione, indagare l’oggetto dell’ansia:

  • l’evitamento nel disturbo di panico con agorafobia, è legato all’ansia relativa alla possibilità di sperimentare un ulteriore attacco di panico o sensazioni simili;
  • l’evitamento in altri disturbi è invece connesso alla preoccupazione sulle conseguenze negative o nocive che potrebbero derivare dall’oggetto o situazione temuti (per esempio, paura di essere osservato, umiliato e imbarazzato nella fobia sociale; paura dell’altezza, degli ascensori o di attraversare i ponti nella fobia specifica; la separazione dai genitori nel disturbo d’ansia di separazione; la persecuzione nel disturbo delirante).

In particolare, per differenziare il disturbo di panico con agorafobia dalla fobia specifica, con cui può presentare forti analogie, è utile considerare, oltre all’oggetto dell’ansia, anche il tipo e il numero degli attacchi di panico:

  • nel disturbo di panico con agorafobia: iniziale esordio di attacchi inaspettati e ricorrenti e successivo evitamento di situazioni ritenute in grado di innescare ulteriori attacchi;
  • nella fobia specifica: evitamento situazionale in assenza di attacchi di panico inaspettati e ricorrenti

e inoltre

  • la quantità di situazioni evitate,;
  • il livello di ansia intercorrente;
  • la presenza o meno di apprensione pervasiva sulla possibilità di avere un attacco di panico anche quando non ci si attende l’esposizione alla situazione fobica (in tal caso la diagnosi propenderà per il disturbo di panico con agorafobia).

Sull'Autore

Adriano Legacci

Già direttore dell'equipe di psicologia clinica presso il poliambulatorio Carl Rogers e l'Associazione Puntosalute, San Donà di Piave, Venezia.
Attualmente Direttore Pagine Blu degli Psicoterapeuti.
Opera privatamente a Padova e a San Donà di Piave.
Psicoterapia individuale e di coppia.
Ansia, depressione, attacchi di panico, fobie, disordini alimentari, disturbi della sfera sessuale.
Training e supervisione per specializzandi in psicoterapia

5 Commenti

  • Grazie Adriano, ciò che hai scritto mi è di grande utilità, soprattutto per l’esame di stato. Potresti , gentilmente scrivere altri esempi di diagnosi differenziale, ad esempio nel caso di disordini alimentari? Clarissa

  • Ciao, io soffro di iperparatiroidismo da circa 8/9 anni(probabilmente é ereditario anche se é molto raro) i medici hanno sempre scambiato i sintomi dell iperparatiroidismo con quelli della depressione o ansia. Quindi secondo te tutto potrebbe essere causato dalla mia malattia? Io sono una persona scherzosa anche se mi capita in alcuni momenti di avere la testa totalmente in tilt.
    Grazie mille

    • Ciao Paolo, l’iperparatiroidismo può essere effettivamente causa di astenia e di depressione. In casi particolari può essere anche una delle possibili ragioni di ansia e attacchi di panico. La diagnosi differenziale può essere effettuata solo sulla base di una accurata analisi del caso clinico, in grado di valutare parallelamente il tuo stato organico e il quadro emotivo.

      • Grazie mille per la risposta, ma intende che i collegamenti ci sono solo con la depressione e no con l’ansia? Perché leggendo il suo articolo mi è sembrato di capire che l’iperparatiroidismo portasse anche ansia.

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